mercoledì 26 aprile 2017

BABELE 7 ED 8

Ciao a tutti ed eccoci.
Ho lasciato andare lunedì perché volevo dare ancora un po' di tempo per ragionare su un argomento che a me dà sempre molto da pensare.
Oggi scrivo e metto insieme, invece, due cose che vanno di pari passo. Faccio una ciò che non ho mai fatto fino ad oggi nelle pagine del mio blog: fondo due argomenti che vanno uniti. A mio avviso si intende.
Il primo argomento riguarda il momento specifico in cui ci rendiamo conto che il nostro corpo può produrre sensazioni che sono attendibili quanto (se non di più) quelle che produce il nostro cervello. Il secondo è il passo immediatamente successivo di sentirsi spaesati perché non sappiamo come gestire questa sensazione strana.
Li metto tutti e due insieme, ma allo stesso tempo li distinguo perché sono due momenti ben diversi.
L'ordine corretto è quello che vi ho presentato, ma l'ordine in cui ce ne rendiamo conto è esattamente opposto. Cioè prima ci sentiamo spaesati e poi ci realizziamo che il nostro corpo ha prodotto qualcosa che non ci aspettavamo.
La volta scorsa abbiamo semplicemente concentrato tutto in quella sensazione un po' ambigua che ci prende allo stomaco. Oggi la analizziamo così, dividendola in due.
Sia mai che risulta più chiara.

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mercoledì 19 aprile 2017

BABELE 6

Ciao a tutti e buongiorno, stavo pensando in questi giorni che la Babele che abbiamo introdotto non è soltanto a livello letterale, ma anche a livello fisico.
Anche qui cerco di spiegarmi meglio.
Pensate a quel crampo allo stomaco che sentiamo in precisi momenti e che tutti conosciamo bene.
A quante sensazioni si può collegare?
Mi è capitato proprio due giorni fa di ragionare insieme ad una persona che, mentre parlava, faceva sorgere in me proprio quel dubbio in merito a: siamo sicuri che stia parlando della sensazione che racconta? Non è che sta confondendo i sintomi?
Questo succede spesso, anche in medicina. Si cura una malattia che in realtà non c'è.
Mi chiedo se questo è possibile e ve lo riporto.

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lunedì 17 aprile 2017

BABELE 5

Ciao a tutti e buon lunedì di Pasquetta!
Anche in questo giorno di festa continuo a presentarvi parole.
Oggi ve ne presento una con cui mi sono spesso scontrato o meglio, una di quelle che maggiormente mi ha messo in conflitto con le persone.
Questa parola è consiglio.
Ormai avete capito che in questo mese di Aprile mi sto dedicando a tirare fuori tutte le parole che hanno portato me a ragionare in un'ottica di cambiamento di punto di vista.
Propongo questa perché le persone (ovviamente non tutte anche se devo dire buona parte di esse) tendono ad utilizzarla proprio nel suo significato contrario.
Faccio un esempio come al solito così che possiate capire.
A quanti di voi è mai stato chiesto un consiglio? Quanti di voi, data la delicatezza di una situazione,  hanno detto ciò che loro avrebbero fatto in quel determinato frangente? Quanti di voi si sono sentiti dire che avevano torto?
Ecco cosa intendo. Il consiglio viene chiesto non quando si ha bisogno di un aiuto, ma quando si cerca disperatamente il consenso di qualcuno. Lo si chiede proprio a persone specifiche non perché quelle possono aiutarci, ma perché sappiamo che possono darci ragione.
Consiglio è altro.

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mercoledì 12 aprile 2017

BABELE 4

Eccoci nuovamente tra le pagine di questo blog.
Voglio continuare con la presentazione di quanto ho iniziato con questo mese di Aprile.
Come abbiamo visto ci sono delle parole che vengono interpretate ed utilizzate in maniera, a mio avviso, impropria.
Una di queste (oltre alle altre che abbiamo incontrato fino ad oggi) è cuore.
Come già lunedì abbiamo affrontato il cervello oggi parliamo del cuore e rimaniamo in tema "corpo".
Perché cuore viene interpretato in modo errato? Semplice: non lo ascoltiamo.
Io sono convinto che il cuore è responsabile della produzione di tutte le nostre emozioni e credo che lo si debba ascoltare perché dà informazioni molto più importanti di quello che sembra.
Quando lunedì scorso dicevo che siamo da sempre stati abituati a dire che bisogna usare il cervello e che lo dobbiamo usare per tutto intendevo proprio questo. Ma vi faccio una semplice domanda. Siete mai riusciti a convincere il vostro corpo di non essere innamorati di una persona?
Ecco. Il cuore decide e produce sensazioni. Il cervello le analizza e le rende riutilizzabili come esperienza.
Questa è la differenza, queste le funzioni.

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lunedì 10 aprile 2017

BABELE 3

Eccomi, ancora una volta a parlare di qualcosa che non avrei immaginato di trovarmi ad affrontare.
Cervello non è un termine sbagliato, ci manca, è solo usato in maniera confusa.
Con questo intendo che si dice spesso di usare il cervello quando, invece, si dovrebbe usare qualcos'altro.
La gente poi si impegna ad usare quello, non riesce, e pensa di non essere in grado. 
Cervello è un computer, registra dati e li analizza. Come possiamo pretendere di utilizzarlo quando abbiamo paura per esempio?
Ma ci dicono di usare il cervello! E ce lo dicono fin dalla scuola!
Questo mi preoccupa.
Il cervello registra e ci dà modo di analizzare le sensazioni, ma si ferma lì. 
Non cerchiamo di usarlo per tutto.

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mercoledì 5 aprile 2017

BABELE 2

Iniziamo questo discorso. Cerco di infilarmi in un territorio poco battuto.
Il primo termine che vorrei analizzare è la parola problema.
Cerco di spiegarmi meglio.
Inizio dicendo subito che la parola problema non esiste.
Andrebbe bandita dal vocalario. Sapete perché? Perché noi usiamo questa parola in modo sbagliato. Utilizziamo questa parola in maniera scorretta!
Io, con la parola problema, intendo qualcosa che ci ferma. Il problema per me é ciò che ci ferma e ci blocca.
Di solito diciamo che abbiamo un problema e non sappiamo più che cosa fare.
Io ho imparato che un problema è qualcosa che si può risolvere e lo ho imparato quando andavo a scuola. I problemi di matematica e geometria sono fatti per essere risolti! Al contrario di quanto sembra accadere a noi.
Io sostituirei quella parola con 'situazione complessa' che se non altro ci mette in una disposizione d'animo di risoluzione!
Sembra che quando abbiamo un problema non possiamo uscirne, ma la situazione reale è proprio l'opposto!
Che ne dite?

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martedì 4 aprile 2017

BABELE 1

Ciao a tutti! 
Come sempre, ad ogni inizio mese, cambiamo argomento per dedicarci a qualcosa di diverso.
Approfonditi questi temi di vitale importanza mi piacerebbe fermarmi in generale sulla confusione che mi capita spesso di trovare nel momento in cui si parla. Noto che molte persone dicono cose utilizzando termini che, quando si approfondisce un po', si scopre che fanno riferimento a qualcosa di diverso, se non di opposto.
Quello che voglio dire è che manca la chiarezza delle informazioni che abbiamo e dei termini che utilizziamo. 
È questo che intendo quando parlo di babele. Intendo confusione. Questo mese vi darò le mie idee di alcuni termini. Che ne dite di aiutarmi a capire se sono condivisibili?

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