Anche questa è proprio una bella domanda. Sapevo che, prima o poi,
avrei dovuto affrontare l’argomento.
Cerco di darvi la mia direzione, giusto per farvi capire almeno dove
sto andando.
Tutto questo è iniziato davvero troppo tempo fa per ricordare cosa è
stato a far partire il meccanismo. È evidente che so bene la situazione che mi
ha portato qui, ma il momento esatto ormai fa parte di me senza che ve ne possa
dare spiegazione.
Di certo so che non è più importante quel preciso istante, qualunque
esso sia, ma è importante che sia successo qualcosa che mi ha portato qui oggi.
Dove voglio andare penso che sia ormai chiaro, nel senso che la
direzione che ho preso è quella per la felicità, ma so che è il percorso che
può risultare strano ai più.
Molte persone stanno seguendo il mio stesso obiettivo, ma la strada
che ognuno di noi sta seguendo è, spesso, completamente differente.
È possibile?
È vero che per andare a Roma ognuno percorre una strada diversa perché
parte da un punto diverso, ma io vedo che la differenza sta nel fatto che ognuno
raggiunge qualcosa convinto di essere arrivato nel mio stesso punto. Come se io
arrivassi a Milano e dicessi: “finalmente! Roma è meravigliosa!”
In questi casi mi fermo e mi faccio la domanda che dà il titolo al
post. Dove voglio arrivare? Siamo sicuri che la strada sia giusta? Quando ho
visto l’ultimo cartello che mi diceva di essere sulla buona direzione?
Io credo che il punto di partenza sia importante, ma dovremmo essere
in grado di capire se stiamo andando dalla parte giusta! Se io parto da Milano
per andare a Roma e vado verso sud, se incontro a Parma una persona di Napoli
che mi dice che sta andando a Roma e per farlo sta andando a nord, devo essere
capace di capire che la strada è un’altra! Ma devo anche essere capace di
dimostrare a quella persona che io ho ragione! E devo anche rimettere in
discussione la mia di strada perché magari sono io quello fuori percorso!
Insomma, dove voglio andare?
L’obiettivo è chiaro, la strada è incerta.
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